Oltre a quella di Verrocchio c’era a Firenze
un’altra bottega, ubicata in via Guelfa, particolarmente fiorente e prolifica,
quella dei Della Robbia. Fondatore e maestro era Luca, allievo di Donatello, scultore di grande
talento e creatività artistica, capace di trasformare un materiale banale come
la terra in vera opera d’arte. Le sue terracotte colorate erano diverse dalle
altre poiché risultavano più resistenti alle intemperie e questo grazie ad una
invenzione che i Della Robbia, oltre a Luca, il figlio Andrea e il nipote
Giovanni, custodirono gelosamente per generazioni: l’invetriatura. Questa
veniva realizzata applicando sulle terracotte un composto di silice e piombo
che una volta cotto in forno produceva uno strato lucido e compatto che rendeva
i colori brillanti e inalterabili nel tempo. Il grande successo della terracotta invetriata
porterà alla moltiplicazione della produzione che non si limiterà soltanto alle
immagini per lo più della Madonna col Bambino e santi da porsi nelle camere da
letto, nelle cappelle private o nelle sedi delle Confraternite di Arti e Mestieri,
ma si estenderà alle grandi pale d’altare, alle lunette dei portali che arricchivano di colore le facciate delle chiese
e dei palazzi, ai pannelli per
fonti battesimali alternati al marmo o alla pietra serena, ai lavabi delle sagrestie, alle fontane pubbliche, ai rivestimenti
parietali e alle statue.
In realtà più che vera invenzione
l’invetriatura era già conosciuta presso le civiltà antiche, Luca la riscoprì
facendone il marchio di fabbrica delle sue straordinarie opere, oggi vanto di
chiese e di musei.
Nessun commento:
Posta un commento