Fu commissionata al poco più che
ventenne Michelangelo Buonarroti dal cardinale francese Jean de Bilhères, ambasciatore di Carlo VIII presso papa Alessandro VI Borgia negli ultimi anni del Quattrocento. La statua era
destinata a Santa Petronilla a Roma e con molta probabilità fu voluta dal cardinale
che pensava di far erigere in quella chiesa il suo monumento funebre.
L’episodio riferito da Giorgio Vasari nelle Vite secondo cui un gruppo
di visitatori lombardi si sarebbero vantati della statua attribuendola ad un
loro concittadino, Cristoforo Solari, spiega come mai la Pietà, successivamente
esposta in San Pietro, è l’unica opera firmata dall’artista.
Il soggetto all’epoca rappresentava in Italia una rarità
mentre era ben più diffuso oltralpe dove si producevano statue raffiguranti la
Madonna che piange il Figlio morto soprattutto in legno per essere portate in
processione durante il Venerdì Santo.
Il corpo abbandonato nella morte e anatomicamente perfetto
del Cristo è disteso sulle gambe di Maria dal volto dolcissimo e rassegnato al dolore.
Madre e Figlio sembrano fondersi in un unico blocco e non avere peso. La loro immobilità contrasta con l'ampio movimento della veste della Vergine.
Nel capolavoro michelangiolesco emergono con grande insistenza motivi e
caratteri della scultura toscana di inizio secolo. È palese innanzi tutto la
presenza della maniera di Jacopo della Quercia, specie nel disegno del
panneggio della veste della Vergine così vicino a quella della figura della Sapienza
della Fonte Gaia a Siena. Nel volto del Cristo ritroviamo invece lo stile del
Verrocchio. La struttura piramidale della composizione non è una trovata
originale di Michelangelo o più che rifarsi a quello classico o alle opere di
Leonardo, deriva probabilmente dalla stessa tradizione iconografica nordica
dalla quale forse egli si ispira dietro suggerimento del committente francese.
Un elemento nuovo è però costituito dalla fascia che attraversa diagonalmente
il busto della Madonna e sulla quale è posta la firma dell’artista. Questo
elemento infatti non ha una semplice funzione ornamentale ma serve a rompere la
frequenza delle pieghe e a stabilire una linea di forza perpendicolare e
contraria a quella del corpo del Cristo.
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