moretta

sabato 2 novembre 2013

La vera storia della spada nella roccia



Narra la leggenda che nel 1148 nacque a Chiusdino, in provincia di Siena, Galgano Guidotti, di nobili natali. Passò l'infanzia e l'adolescenza nel castello di famiglia vivendo spensierato i suoi giovani anni tra tornei, danze e battute di caccia. Sembrava non avere pensieri, moralità, sentimenti, era un ragazzone dedito al gioco, alla violenza gratuita, arrogante, libertino e scansafatiche e quando il padre morì non versò una lacrima. Un giorno di primavera mentre stava cavalcando Galgano ebbe la visione di un angelo dalle grandi ali d'oro e una spada nella mano avvolto in un'intensa luce. Spaventato il cavallo si impennò e disarcionò il giovane. Come per San Paolo folgorato dalla visione di Cristo sulla strada per Damasco,dopo questo episodio la vita di Galgano cambiò radicalmente. Disgustato da quello che era stato decise di isolarsi dal mondo diventando un eremita solo dedito al sacrificio, alla penitenza e alla preghiera e come segno di rinuncia ad ogni forma di violenza scagliò la sua spada lontano; questa si conficcò in una roccia che affiorava dal terreno e lì ancora si trova da nove secoli con l'impugnatura a vista che rimanda alla croce. Morì il 30 novembre 1181 in santità. Pochi anni dopo la sua morte, nel luogo che Galgano aveva scelto per vivere ritirato dal mondo, fu costruita una chiesetta nota come la Rotonda perchè a pianta circolare e qui è conservata la spada del santo infissa nella roccia. L'arma è stata oggetto di studi approfonditi nel 2001 utilizzando le più moderne tecnologie e che ne hanno attestato l'autenticità: il metallo risale all'epoca medievale e la spada è del tipo X.a della classificazione universalmente accettata redatta dal massimo esperto di armi medievali Ewart Oakeshott.
Nel 1218 iniziarono i lavori per erigere un monastero sotto la guida dei monaci Cistercensi e la grande abbazia dedicata a San Galgano divenne la più potente della Toscana. Della splendida architettura gotica oggi rimane solo lo scheletro ma basta per emozionare e stupire quanti vengono a visitarla, immersa in un territorio ricco di leggende e di straordinari tesori paesaggistici e artistici.




5 commenti:

  1. Sono stata in questo luogo..ricordo la sensazione profonda che trasmettano quelle sue mura. E' bellissimo..affascinante, si respira tutto un mondo così lontano da noi....
    Apprezzo la tua proposta, la nostra Italia ha così tanti luoghi come questi, manca solo il tempo per conoscerli. Ciao, Stefania

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  2. Il tempo si trova, cara Stefania. se lo si vuole veramente. Spesso ci si riempie la bocca e si gonfia il petto d'orgoglio nel dire che si è girato il mondo e poi ignoriamo le meraviglie che abbiamo dietro l'angolo ed è una vera vergogna. Buona domenica ! :)

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  3. Bellissima storia, non la conoscevo!! E soprattutto bellissima l'immagine della spada, devo assolutamente visitare quel posto!!! :) :)

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  4. Non conoscevo questa leggenda, mi ha fatto piacere leggerla =)

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