Figlia del marchese di Savona, Carlo del
Carretto, Ilaria incontra il suo promesso sposo, Paolo Guinigi, nel 1403 a
Lucca in una fredda giornata di febbraio. Ha ventiquattro anni ed è bellissima.
Lui di anni ne ha trenta, da poco è rimasto vedovo e sta cercando una nuova
sposa per avere degli eredi a cui lasciare le sue cospicue ricchezze. Il giorno
dopo l'incontro vengono celebrate le nozze sfarzose nella chiesa di San Romano.
Ad allietare la coppia è la nascita del tanto atteso figlio maschio, Ladislao,
e dopo nemmeno un anno una bambina a cui viene dato il nome della madre, ma
quest'ultimo parto insieme alla vita porta anche la morte perchè Ilaria non
sopravvive e si spegne tra atroci sofferenze la sera dell'8 dicembre 1405.
Paolo è straziato dal dolore ma tutta Lucca piange la sua signora. Per
perpetrarne la memoria viene commissionato ad un giovane artista, Jacopo della
Quercia, un monumento funebre in marmo da porsi nella Cattedrale di San Martino
affinchè tutti possano guardarlo e rendere omaggio alla bellezza e alle virtù
della giovane sposa.
Ella giace distesa su di un basamento decorato da
putti e festoni di ispirazione classica, la testa poggia su un cuscino ed è incorniciata
da un copricapo di stoffa imbottita decorato con elementi vegetali e floreali. Il
volto è stupendo e il marmo è stato levigato in modo tale da dare quasi un
effetto madreperlaceo. Gli occhi sono chiusi e pare che dorma serenamente. Ilaria
indossa la "pellanda", un abito raffinato ed elegante dalla linea
fluente e maestosa che aderisce al seno mediante una cintura e si allunga in
uno strascico. Ai suoi piedi un cagnolino, simbolo di fedeltà, che veglia il
suo sonno eterno.
Una leggenda racconta che un giorno un uomo entrò nella
Cattedrale con una sega in mano intenzionato a staccare la testa marmorea di
Ilaria e portarsela via per essere unico ammiratore della sua bellezza ma
mentre si accingeva a quel gesto scellerato il cagnolino che veglia amorevolmente
da secoli la sua padrona cominciò ad abbaiare furiosamente richiamando
l'attenzione del sacrestano e di alcuni presenti e mettendo così in fuga l'uomo.
Ancora oggi la tomba di Ilaria è meta dei turisti
che si recano a Lucca e di giovani innamorati che come vuole la tradizione
chiedono alla bella signora di proteggere il loro amore. Essi però non sanno
che il sarcofago non ha mai conservato i resti di Ilaria che fu invece sepolta
nella chiesa di santa Lucia.
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