La
parola ex-voto viene dal latino votum,
cioè “promessa”, “offerta”. Gli ex-voto, infatti, si dividono in due categorie:
quelli che servono per chiedere e quelli donati a ringraziamento
dell’intervento divino. Capita spesso di vedere, entrando in una chiesa o in
santuario, oggetti posti intorno all’altare di un santo oppure all’immagine
della Vergine; sono piccoli quadri che con semplici pennellate raccontano,
quasi in maniera infantile, una calamità naturale scampata, una guarigione e la
nascita di un figlio tanto atteso, oppure rosari, cuori di varie dimensioni e
fattura, bastoni e protesi, ma anche biglietti con poche parole o addirittura
sigle, P.G.R. (per grazia ricevuta), P.G.F. (per grazia fatta), tutti
testimonianza di una fede sincera e genuina. Questo uso tutt’oggi in auge ci
viene dal mondo antico dove i devoti di una divinità erano soliti portare al
tempio oggetti che possiamo considerare ex-voto: monete, gioielli, parti
anatomiche in terracotta o bronzo, intere statuette recanti iscrizioni. L’atrio
della Santissima Annunziata, santuario mariano fiorentino, era nel Rinascimento
destinato a contenere particolari voti consistenti in statue posticce, con
testa, mani e piedi modellati nella cera e applicate ad un’ossatura di canne
che veniva poi coperta da vesti, ricche o modeste a seconda dell’offerente. Ci
è stato tramandato il nome di un abile ceraiolo, Orsino, che firmava le sue
opere con una R dentro una O sormontata da una piccola croce. A lui e ad altri
artigiani si rivolsero papi, imperatori, signori come i Medici e gli Este,
perché anche il loro voto alla Vergine fosse esposto nel santuario fiorentino.
Nel 1630 le statue di cera ammonticchiate furono contate: erano più di seicento!
Molte avevano ormai le vesti a brandelli, i capelli intignati e la cera ormai
scolorita. Ancora oggi è usanza lasciare voti all’Annunziata: le spose lasciano
il loro mazzo di fiori sulla ringhiera del tempietto rinascimentale che
custodisce l’immagine miracolosa della Madonna. Anch’essi possono essere
considerati ex-voto a ringraziamento di un amore che, si spera, duri tutta una
vita.
La cappella con l'Annunciazione miracolosa. Sullo sfondo gli ex voto. E' tradizione che sulla balaustra che circonda la cappella le spose fiorentine lasciano il loro mazzolino di fiori. |
Che bello che tu abbia dedicato un post agli Ex-Voto !! Io nel mio laboratorio ne ho avuti diversi da restaurare ..nel corso degli anni : erano dei piccoli dipinti dove con semplici pennellate ( non erano proprio delle opere di maestria pittorica ..ma si vede che sono fatti col cuore ) si narra il "miracolo" o la fatalita' scampata grazie alle preghiere . Spesso in alto fra le nuvole , nel dipinto , c'e' un piccolo ritratto della Madonna che guarda verso il malato o lo sventurato del caso.
RispondiEliminaSe ti capita di venire in Liguria e vuoi visitare il Santuario di Montallegro ( Rapallo ) vedrai addirittuta una galleria d'arte intera dedicata a questi ex-voto pittorici . Immancabili , ovviamente , centinaia di Cuori come quelli della tua foto !
Ciao e a presto !
Si, ne ho visto diversi di questi ex voto pittorici sono commoventi nella loro semplicità, alcuni sono anche a Lourdes. Ciao ciao !
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