Nel cuore del centro storico di Firenze, in via della
Vigna Nuova sorge lo splendido palazzo Rucellai progettato da Leon Battista
Alberti e costruito da Bernardo Rossellino intorno al 1445. La strada è così
chiamata poiché in quel luogo posto fuori le mura della città un tempo si
trovavano dei vigneti. Quando Firenze si ingrandì le vigne vennero sostituite
da costruzioni prima di artigiani, poi di mercanti e infine di signori tra i
quali i Rucellai diventati ricchi e potenti grazie al commercio delle stoffe.
La storia di tale fortuna economica è alquanto singolare. Si racconta che un
antenato, Alemanno del Giunta, durante un viaggio in Oriente, avendo avuto
bisogno di fermarsi a causa di bisogni fisiologici, scese da cavallo e notò che
un’erba che cresceva lì vicino da verde diventava violacea a contatto con la
sua orina. Alemanno rimase molto sorpreso e decise di prendere un campione di
quell’erba e di portarsela a Firenze dove sperimentò che era in grado di
tingere i panni di un bel colore viola.
L’erba fu chiamata “oricella” e
il suo impiego divenne massiccio come pure la sua coltura in un luogo in città
che fu poi chiamato Orti oricellari. Lo stesso nome, Oricellari, fu
assunto dalla famiglia di Alemanno. I suoi eredi con questo brevetto divennero
ricchissimi, dediti alla produzione e al commercio di lane e sete di un caldo
colore porpora, stoffe divenute assai richieste non solo in Italia ma anche all’estero. In seguito il
nome Oricellari fu cambiato in Rucellai.
Fu Giovanni Rucellai a
commissionare a Leon Battista Alberti il progetto di un palazzo degno della
ricchezza e del prestigio della sua famiglia. Il suo fu un progetto innovativo
che si allontanava dalle dimore signorili fiorentine ancora di chiara impronta
medievale, con i pesanti bugnati di facciata quali si potevano vedere a Palazzo
Medici e a palazzo Pitti. Il suo progetto prevedeva una costruzione di grande
eleganza, ricca di lesene, architravi, cornici e ampie finestre. La panchina a
sedile in pietra serena, che serviva anche per montare a cavallo, era decorata
a losanghe. Palazzo Rucellai doveva riflettere il carattere del suo
proprietario, quindi doveva essere ideato per far intendere che era la
residenza di un mercante senza mire di dominio e potenza ma, che pago delle sue
ricchezze e della sua rispettabilità, voleva dare alla sua casa un aspetto più
dilettevole che severo. La storia ha dato torto a Giovanni che in realtà di
mire politiche ne aveva eccome tanto da riuscire a far sposare il figlio
Bernardo a Lucrezia de Medici, detta familiarmente Nannina, e sorella di colui
che porterà Firenze ad essere la capitale artistica, economica e politica del
Rinascimento: Lorenzo il Magnifico.
Che meraviglia.. conosco questo palazzo e la sua storia. Firenze, poi, rapisce il cuore.. culla dell'Umanesimo e del Rinascimento... leggerti è sempre bellissimo! :) Un abbraccio!
RispondiEliminaLa storia di Firenze è piena di aneddoti come questo :)
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