In una delle sale di
Palazzo Vecchio a Firenze campeggia una splendida tavola quattrocentesca
di forma rotonda raffigurante la Madonna col Bambino e San Giovannino.
Per alcuni critici è attribuibile ad un anonimo maestro, per altri a Jacopo del Sellaio o a Sebastiano Mainardi della scuola del Ghirlandaio e attivo alla fine del secolo, altri
ancora si spingono fino a fare il nome di Filippino Lippi. Oltre ad essere di
indiscussa pregevole fattura ha una particolarità: a destra della
Madonna, all'altezza della sua testa si vede in cielo uno strano oggetto
molto somigliante ad una nave spaziale, di un color grigio piombo. In basso si nota un uomo con
accanto un cane che alza gli occhi al cielo e si fa ombra con la mano
per non essere abbagliato dalla luminosità che l'oggetto emana. Anche il
cane sembra essersi accorto dello strano fenomeno e pare abbaiare.
Secondo gli ufologi questa sarebbe una tra le prove più antiche della presenza di esseri provenienti dallo spazio, gli storici dell'arte invece restano scettici interpretando quella macchia grigia, leggermente inclinata e dalla quale escono raggi, come “la nuvola luminosa” descritta nel Vangelo Apocrifo di Giacomo che avrebbe illuminato la capanna di Betlemme al momento della nascita di Cristo.
Secondo gli ufologi questa sarebbe una tra le prove più antiche della presenza di esseri provenienti dallo spazio, gli storici dell'arte invece restano scettici interpretando quella macchia grigia, leggermente inclinata e dalla quale escono raggi, come “la nuvola luminosa” descritta nel Vangelo Apocrifo di Giacomo che avrebbe illuminato la capanna di Betlemme al momento della nascita di Cristo.
Chi avrà ragione ?
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